Pages

Ads 468x60px

mercoledì 19 ottobre 2011

Due splendide rivisitazioni

Si sa che le voci su internet corrono, e spesso poi si scoprono infondate.
Specialmente quando al centro di queste voci si ritrovano attori famosi e i loro - presunti - prossimi lavori.
Spulciando online, sono incappata in codeste gustosi pettegolezzi, per i quali vale quanto detto sopra.

1) Robert Downey Jr. potrebbe essere il volto della prossima trasposizione cinematografica incentrata su Perry Mason, il celebre avvocato nato dalla penna di Earl Stanley Gardner e diventato un fenomeno televisivo con Raymond Burr.

2) Johnny Depp, amatissimo dal pubblico soprattutto femminile, produrrà un live action (sviluppato dall'Illumination Entertainment e da Infinitum Nihil) incentrato su Theodor Geisel, celeberrimo illustratore e autore per bambini da tutti conosciuto come Dr. Seuss.
Voci di corridoio (sempre quelle voci, che illudono noi fan...) sussurrano che Depp potrebbe anche esserne il protagonista.

Dita incrociate? ;)

domenica 9 ottobre 2011

...e non so voi...

...ma io trovo che Martin Freeman sia assolutamente PERFETTO per interpretare il giovane Bilbo Baggins nell'upcoming movie di Peter Jackson The Hobbit.
Daaaaaai, quanto ancora ci farete attendere? *me supercuriosa*

Il Pianeta delle Scimmie (2001)

Io AMO Tim Roth.
La Leggenda del Pianista dell'Oceano è stato un vero e proprio colpo di fulmine, che mi ha spinto a spulciarmi la sua polposa filmografia e riempire le enormi voragini lacunose che avevo. Molti dei suoi film non sono mai arrivati in Italia, ma, come dico sempre, per fortuna che esiste internet =__=
Ciononostante, l'uscita di questo film nel 2001 non mi ha fatto correre nelle sale cinematografiche. Infatti, probabilmente, se non fossi stata tanto incuriosita dalla tecnologia digitale che traspare chiaramente dal trailer de L'Alba del Pianeta delle Scimmie, non mi sarei mai scomodata a vederlo.

Il motivo è uno solo.
1) Tim Roth non si sarebbe comunque "visto" in quanto sapevo che sarebbe stato nascosto da chili di trucco.
2) Le scimmie sono senza dubbio gli animali che più mi fanno venire i brividi.
Forse perché troppo simili agli umani, simili-ma-non-poi-così-tanto (e non parlo dal punto di vista della genetica, ma di quella molto più terraterra dell'aspetto esteriore).
L'idea di un film traboccante di queste creature mi faceva sentire a disagio.
3) Questo film è il motivo principale per il quale Tim Roth ha rifiutato la parte di Severus Piton nei film di Harry Potter è__é

Direi che ce n'è abbastanza per farmi optare verso qualche altro film.
Ma, a distanza di dieci anni e con il prequel nelle sale, ho deciso di inghiottire il rospo e guardarlo.

E mi è piaciuto. Tanto.
Nonostante le scimmie, che erano dannatamente brutte.


Persino Tim Roth è brutto, così =__=

Roth, non c'è nemmeno bisogno di specificarlo, è assolutamente grandioso come sempre. Convincentissimo nel ruolo di cattivo (ormai glielo hanno propinato in tutte le salse, è diventato un maestro nello sfoggiare l'aria arcigna e lo sguardo omicida....e adesso pure la camminata scimmiesca...), interpreta il Generale Thade, che ha solo due scopi nella vita: sterminare gli umani che infestano il suo pianeta e puffarsi la figlia del Senatore.
Che a lui preferisce Marky Mark.


Scimmia buongustaia...

Tanto buongustaia lei, quanto idiota lui, visto che mentre cercano di evitare di finire ammazzati o catturati da un'orda armata di scimmioni, non sembra accorgersi della megabonazza di turno in un vestitino che manco Xena, che letteralmente SBAVA per lui.
E lui che fa?
Bacia la scimmia x__x
De gustibus schifitus

E visto che i viaggi nel tempo non passano mai di moda (che poi venga più o meno apprezzata come soluzione estrema per risolvere problemi, quello è un altro discorso) e io ci vado a nozze, ho apprezzato tanto il Finale Alternativo, che mi ha fatto spalancare la bocca per lo stupore.

ADESSO sono pronta per il prequel!

giovedì 6 ottobre 2011

Karigurashi no Arrietty

Esce fra poco nelle sale cinematografiche italiane, Arrietty.
Lo Studio Ghibli è sempre sinonimo di qualità, quindi chi ha amato gli splendidi lungometraggi che lo hanno preceduto, so già che non rimarrete delusi.
Io non ne sono affatto rimasta delusa.
Fra i volti dei personaggi sono facilmente riconoscibili i tratti della "vecchia" Sophie del Castello Errante di Howl, e qualche reminescenza de La Città Incantata.

Il film è stato presentato in Italia l'anno scorso in anteprima internazionale al Festival del Cinema di Roma, durante una retrospettiva sullo Studio Ghibli...e in quanto nipponica dentro, sono enormemente lieta che anche l'Italia sta riconoscendo il valore di certi film di animazione, presentandoli addirittura al cinema.
Privilegio che finora sembra essere stato riservato solo ai lavori di Miyazaki (con qualche eccezione, come per esempio il film Departures), che, diciamocelo francamente, son soldi assicurati.

La storia è tratta dalla serie di libri per ragazzi The Borrowers, che ispirò il film I Rubacchiotti.
E il titolo originale è in effetti Karigurashi no Arrietty, dove Karigurashi è una persona che "prende in prestito". In realtà c'è una sottile differenza fra prendere in prestito e rubare...che è quello che fa Arrietty =__=
Arrietty, con mamma e papà, abitano in un angolino sotto le assi del pavimento di una villetta, trascorrendo tranquillamente la loro vita, rubacchiando (e NON prendendo in prestito :P ) qua e là ciò che serve loro per vivere.
Il ricordo di generazioni di Karigurashi aleggia fra i pochi abitanti della villetta, fino a trasformarsi in leggenda.
Ma un giorno giunge il giovane Shō, un ragazzino malato di cuore, spedito in quella tranquilla villetta, in attesa di un'operazione che potrebbe salvargli la vita.
In barba ad ogni precauzione propria dei Karigurashi, Shō adocchia la minuscola Arrietty ancor prima di metter piede dentro casa *do'h*
E visto che non capita tutti i giorni, di vedere una ragazzina in miniatura che gironzola per il giardino, il ragazzino cerca di fare amicizia con questa creaturina schiva ma al tempo stesso incuriosita da quest'umano, così diverso dall'idea degli umani che suo padre le ha instillato.
E quando proprio suo padre scopre che il segreto della loro esistenza non è più tanto segreto, decide che è ora di abbandonare la loro deliziosa casetta.

Una favola assolutamente adorabile, in pieno stile Ghibli...dagli sfondi verdeggianti, alle atmosfere calme e pacate di una villetta di campagna, ai buoni sentimenti, alle musiche delicate.
Consigliatissimo

 

Last Comments

Counter

Title

.