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mercoledì 18 febbraio 2009

Skellig - prossimamente

Come se già non adorassi abbastanza Tim Roth Addicted, oggi spulciandolo ho scoperto il prossimo lavoro del mio amorissimo: Skellig, tratto dal romanzo per ragazzi di David Almond (e che quindi adesso dovrò assolutamente leggere), in cui un Roth un filino invecchiato - a giudicare dal trailer in questa pagina, interpreta Skellig, mezzo gufo e mezzo angelo, trovato in una capanna da un bambino.

Di cosa si tratta? Lo ignoro

Ecco perché sono immediatamente partita alla ricerca del suddetto libro (che ho trovato...in inglese, ma meglio che niente) e inizierà il conto alla rovescia per Aprile, data in cui verrà trasmesso da Sky e quindi non so quanto tempo passerà prima che anch'io potrò vederlo *disegna cerchietti nella sabbia con aria afflitta*

Però è sicuramente una notizia grandiosaaaa!

martedì 17 febbraio 2009

il Dubbio

Oggi, quando ho annunciato a cena, "Mi sa che stasera guardo Il Dubbio", mio fratello mi ha guardato stranito. Così ho aggiunto. "Dal trailer sembra figo"
Alchè lui, conoscendo il mio stato di atea convinta, mi fa sapere con aria saccente che "è ambientato in una chiesa", come a indicare che questo mi impediva a priori di goderne la visione.

Tzè

Lungi dal farmi desistere, l'ho visto, e devo dire che mi è anche piaciuto.
Meryl Streep, ovviamente, è magistrale come sempre, e devo dire che il suo personaggio, che nei primi minuti del film avevo preso per una delle classica Suore Madre acide, perennemente arrabbiate contro il mondo intero e vagamente rompiballe che non mancano mai nei conventi cinematografici (non ho mai frequentato quelli reali, quindi.. ), migliora rapidamente.

1964. Nella scuola St. Nicholas (nel Bronx), a seguito di un sermone tenuto da padre Flynn sul dubbio (inteso dubbio sulla propria fede), Sorella Aloysius (Streep) chiede alla giovane sorella James (Amy Adams) di "tenerlo d'occhio", perché convinta che nelle parole pronunciate del sermone si annidi un fondo di verità, e che padre Flynn nasconda qualcosa.

Il dubbio in questione trova presto forma quando sorella James confida alla sua superiora di un suo vago sospetto incentrato sul rapporto fra uno dei suoi studenti (l'unico ragazzino di colore dell'istituto) nonché chirichetto, e padre Flynn.
Da quel momento partirà la crociata personale di Sorella Aloysius, convintissima che il sospetto sia ampiamente fondato, nonostante l'assenza di prove a confutare la tesi.
Flynn, un prete che ama circondarsi dai suoi ragazzi, a cui insegna anche a giocare a basket, sempre prodigo di consigli e sempre disposto ad aiutarli e a proporre nuove idee per svecchiare l'istituto, ovviamente nega con tutte le sue forze.

Un film è un pò cupo, probabilmente per tutte quelle vesti nere, per il vento impetuoso che si insinua dalle finestre, e perché è quasi tutto girato in interno. Ma non dev'essere visto come un valore negativo anzi, proprio il primeggiare dei colori scuri calza alla perfezione su questo thriller drammatico.

Notizie di cui si poteva fare tranquillamente a meno: L'omonima piece teatrale da cui è stato tratto (di John Patrick Shanley, il regista) è stato anche interpretato in Italia, con Stefano Accorsi nella parte del padre sospettato di pedofilia

Disaster Movie

Ieri sera per conciliare il sonno ho guardato un pezzo di Disaster Movie, in cui ovviamente le citazioni cinematografiche si sprecano (il che mi ha fatto ricordare che ANCORA non ho guardato Juno, sebbene me lo fossi ripromesso fin dalla sua uscita...) e il delirio pure.

All'appello non manca nessuno: oltre alla suddetta Juno, riferimenti a Sex in the City, High School Musical, Hancock (il supereroe più stronzo in circolazione), 1000 AD, e illustre presenze come l'agghiacciante Amy Winehouse, Hanna Montana, il Principe Caspian e supereori vari del cinema; un film del genere è impossibile da recensire, non sono perché privo di trama, ma perché uguale a tutti gli altri dello stesso genere. A chi son piaciuti i vari film parodia, piacerà anche questo.

A conclusione del film, la carrellata di tutti i personaggi visti che cantano "I'm dating Matt Damon", parodia della "I'm Fucking Matt Damon", infelice (per quanto divertente) canzone di Sarah Silverman, il cui fidanzato di allora, Jimmy Kimmel, ha così gradito da aver subito risposto con il più divertente "I'm Fucking Ben Affleck"...e qui mi sono perdutamente innamorata di questo bellissimo attore, perché essere disposti a fare qualcosa del genere è davvero da grandi Cercate i video su youtube, se volete farvi due risate

lunedì 16 febbraio 2009

Dollhouse, S01E01




Oggi ho visto il primo episodio di Dollhouse, una nuova serie della Fox, che l'ha mandato in onda il 13 Febbraio.

Incontriamo la protagonista, Echo (Eliza Dushku), facente parte di un gruppo di persone chiamate Doll o Active. Come altre persone come lei, la sua memoria viene cancellata puntualmente e prontamente sostituita per soddisfare i bisogni del cliente dell'agenzia.

Rapiscono una bambina e serve un negoziatore? Ecco che ad Echo viene impiantata la memoria di una donna (o pezzi di memorie di persone diverse) capace di fronteggiare rapitori.

Ma a volte non sempre va tutto come si vuole; nel primo episodio infatti, uno dei rapitori della piccola Devina Cristejo è lo stesso che ha rapito la proprietaria della memoria di Echo, che sembra andare in tilt.

E inoltre conosciamo anche Paul Ballard, un agente dell'FBI che indaga da tempo su questa misteriosa agenzia, ma nessuno ai piani alti lo prende sul serio e quindi minaccia di defenestrarlo se continuerà ad impuntarsi.

Come prima puntata mi è piaciuta. Non è esattamente il genere per cui andrei matta (come per Lie to Me, tanto per fare un nome), e la protagonista non mi piace poi tanto...

In linea con l'assassino

Colin Farrell è sempre una meraviglia da guardare, punto primo.
Anche in un film come questo, che mi sembra uno spreco di attori (considerata anche la presenza/non presenza di Keifer Southerland, che si vede per 1 minuto scarso a fine film...la sua voce si sente per tutta la durata del film ma diciamolo, per noi che ci becchiamo la versione doppiata, non è che faccia tanta differenza...) perché il film non è esattamente un thriller che ti tiene inchiodato alla poltrona.

In questo film di Joel Schumacher (quello di Batman), Farrell interpreta Stu Shepard, un pubblicitario che si trova nelle mire di un pazzo (Sutherland) che vuole punirlo perché, a suo dire, è bugiardo (si divide fra amante - Katie Holmes - e moglie trascurata), tratta subdolamente tutti, e via discorrendo. Quando si trova bloccato all'interno di una cabina telefonica, in linea con questa misteriosa voce che lo tiene sotto tiro, è costretto a rivelare di fronte alle telecamere le sue "malefatte", circondato dalla polizia (con Forrest Whitaker)

Finale scontato ergo moooolto deludente >__<

venerdì 13 febbraio 2009

Inkheart, la leggenda di Cuore d'Inchiostro

Per certe cose non si può aspettare.

Come per il film Inkheart, aka La Leggenda di Cuore d'Inchiostro, film di prossima uscita italiana (20 Febbraio) con protagonisti Brendan Fraser, Paul Bettany, Andy Serkis e Helen Mirren. Un film che ho trovato splendido, primo perché riproduce fedelmente (beh...qualcosina infinitesimale l'hanno cambiata, ma niente di stravolto per fortuna) il libro.

Che, riassunta in breve ed evitando chicche gustose e spoiler: Mortimer ha il dono di far emergere, dai libri che legge ad alta voce, creature, piante, animali, oggetti...quello che capita. Solo che per una cosa che esce, un'altra ne deve uscire. Leggendo Inkheart, una serie di personaggi ne uscirono fuori: Dustfinger e Capricorno. Mentre il primo passerà ogni singolo giorno a cercare di convincere Mo a farlo tornare dentro al libro, Capricorno realizzerà che il nuovo mondo gli piace, e così brucia ogni singola copia esistente del libro dal quale è emerso, per evitare che Mo, o chiunque altro con il suo stesso dono, lo possa riportare indietro. Ma poi scopre che Mo gli serve, perché vuole che lui legga fuori da Inkheart un personaggio malvagio, e il lettore che ha a disposizione è una mezza schiappa.

Gli attori sono perfetti nel loro ruolo: Fraser è uno splendido Mo, riuscitissimo nella parte di padre affettuoso e marito innamorato; Bettany come Dustfinger (temo che in italiano verrà chiamato Dita di Polvere, purtroppo ç__ç ) con la sua perenne espressione di insofferenza verso tutti e verso il mondo che non gli appartiene, ma nel quale è costretto a vivere da quasi 10 anni; Elinor, la donna solitaria che vive per i libri; Fenoglio, l'autore di Inkheart e un totale idiota, così lieto di essere circondato dai suoi "pargoli" emersi dalla carta, che sembra non notare il pericolo; Farid, il (bellissimo) giovane uscito fuori dalle pagine de Le Mille e una Notte, che perderà la testa per Maggie, ma soprattutto diventerà l'ombra di Dustfinger (cosa che spesso lui non sembra molto apprezzare XD); Capricorno, che fa di tutto per non ripiombare nel regno del Cuore d'Inchiostro, dove non è nessuno...mentre in questo mondo ha persino un castello (come ribadisce più di una volta ), senza contare uno stuolo di scagnozzi con una pessima (davvero pessima!) acconciatura. L'unico che non mi ha sconfinferato più di tanto è l'attore che interpreta Basta, il braccio destro di Capricorno...cioè, a volerla dire tutta io leggendo lo immaginavo come Razoul, il capo delle guardie del sultano in Aladdin (come non potevo fare a meno di immaginare Farid con la faccia di Aladdin, per via del completino Mille-e-una-notte)

Il finale è un pò diverso...sembra quasi che il regista si sia voluto mettere al sicuro, nel caso non ci sia un seguito. Ma per chi non ha letto il libro, è un finale che apprezzerà perché è il classico "e vissero tutti felici e contenti"...ma se mai ci sarà un secondo film, il regista dovrà inventarsi qualcosa per il cattivo del secondo film, l'odioso Faccia di Formaggio ò_o

Inoltre...STU-PE-N-DA la colonna sonora, di Javier Navarrete (Il Labirinto del Fauno) e, come dimostrazione della mia incredibile esaltazione per le cose più sceme, ho trovato splendid i "tatuaggi" che avevano un pò dovunque (specie sul viso) molti dei personaggi dei libri, che erano vere e proprie lettere, a dimostrazione ulteriore che sono stati davvero saltati fuori da un libro.

Ho letto la versione cartacea un pò di tempo fa e francamente non ricordo se questo particolare è stata un'idea della Funke. Ad ogni modo al prossimo Carnevale voglio farmi una cosa del genere sul viso

giovedì 12 febbraio 2009

Il Curioso Caso di Benjamin Button

Oggi me la sono presa comoda. E non è un eufemismo.
Tornata a casa dopo il tanto agognato esame di Sociologia (dovrei fare una festa per questo 27), portandomi dietro praticamente l'intero contenuto del mio armadio, ho deciso che per almeno una settimana ozierò alla stragrande.
Poi filerò a studiare Storia per l'esame di aprile, ma per favore fatemi godere questa settimana di pace, di scazzo, di download a manetta...

Stasera ho visto Il Curioso Caso di Benjamin Button.
Me ne avevano parlato, e poi ho visto il trailer quando sono andata a vedere Il Cosmo sul Comò, spaventosa esperienza causa mamma seduta a fianco .__. Ora, per par condicio, devo leggermi la novella di Scott Fitzgerald da cui è tratto.
Oggi finalmente l'ho visto. In inglese, al solito...per lo meno posso considerarla una forma di studio XD
Premetto col dire che mi è piaciuto...anche se alla sua nascita, Benjamin non è esattamente un bel vedere. E nemmeno a 7 anni, a dirla tutta.
Ma crescendo si fa davvero un bel figliolo.

Io vado matta per questi film un pò sui generis, e la storia di un uomo che nasce vecchio e muore infante, è sicuramente sui generis.
Benjamin, abbandonato su un portico da un padre disperato dalla perdita della moglie e dalla scoperta che figlio che ha appena partorito è una specie di mostro, cresce con una madre che lo adora, circondato da anziani, il che va a nozze con lui, avendo la faccia di un ottantenne.
Poi incontra Daisy, una sua coetanea, una bellissima bambina dai capelli rossi e con la passione per la danza.
Questa è la storia del loro amore, durato tutta una vita, ma vissuto soltanto per pochi anni. Una storia raccontata in un diario, che Benjamin ha scritto prima che la sua memoria da ottantenne con il corpo di 15enne gli faccia dimenticare ogni cosa; una storia letta da una donna a sua madre, una Daisy anziana e su un letto d'ospedale.
Benjamin che ha vissuto la vita appieno, vedendo la guerra, vedendo il suo corpo ringiovanire col passare degli anni, conoscendo persone che, per un motivo o per un altro, gli entrano dentro. Anche se la sua Daisy resterà per sempre nel suo cuore.

La cosa che mi rode è che mi sia scappata la lacrimuccia proprio sul finale. Speravo di farne a meno...fortuna che nessuno mi stava guardando.
Brad Pitt in questo film si mostra oltremodo poliedrico, essendo un figo anche con la faccia da 50enne Ma il tocco da sbavo è quando raggiunge l'età esteriore da ventenne. Dio ma quant'è gnocco!! Molto Thelma e Louise, per intenderci Vale la pena di vedere il film solo per questo XD

 

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