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giovedì 6 ottobre 2011

Karigurashi no Arrietty

Esce fra poco nelle sale cinematografiche italiane, Arrietty.
Lo Studio Ghibli è sempre sinonimo di qualità, quindi chi ha amato gli splendidi lungometraggi che lo hanno preceduto, so già che non rimarrete delusi.
Io non ne sono affatto rimasta delusa.
Fra i volti dei personaggi sono facilmente riconoscibili i tratti della "vecchia" Sophie del Castello Errante di Howl, e qualche reminescenza de La Città Incantata.

Il film è stato presentato in Italia l'anno scorso in anteprima internazionale al Festival del Cinema di Roma, durante una retrospettiva sullo Studio Ghibli...e in quanto nipponica dentro, sono enormemente lieta che anche l'Italia sta riconoscendo il valore di certi film di animazione, presentandoli addirittura al cinema.
Privilegio che finora sembra essere stato riservato solo ai lavori di Miyazaki (con qualche eccezione, come per esempio il film Departures), che, diciamocelo francamente, son soldi assicurati.

La storia è tratta dalla serie di libri per ragazzi The Borrowers, che ispirò il film I Rubacchiotti.
E il titolo originale è in effetti Karigurashi no Arrietty, dove Karigurashi è una persona che "prende in prestito". In realtà c'è una sottile differenza fra prendere in prestito e rubare...che è quello che fa Arrietty =__=
Arrietty, con mamma e papà, abitano in un angolino sotto le assi del pavimento di una villetta, trascorrendo tranquillamente la loro vita, rubacchiando (e NON prendendo in prestito :P ) qua e là ciò che serve loro per vivere.
Il ricordo di generazioni di Karigurashi aleggia fra i pochi abitanti della villetta, fino a trasformarsi in leggenda.
Ma un giorno giunge il giovane Shō, un ragazzino malato di cuore, spedito in quella tranquilla villetta, in attesa di un'operazione che potrebbe salvargli la vita.
In barba ad ogni precauzione propria dei Karigurashi, Shō adocchia la minuscola Arrietty ancor prima di metter piede dentro casa *do'h*
E visto che non capita tutti i giorni, di vedere una ragazzina in miniatura che gironzola per il giardino, il ragazzino cerca di fare amicizia con questa creaturina schiva ma al tempo stesso incuriosita da quest'umano, così diverso dall'idea degli umani che suo padre le ha instillato.
E quando proprio suo padre scopre che il segreto della loro esistenza non è più tanto segreto, decide che è ora di abbandonare la loro deliziosa casetta.

Una favola assolutamente adorabile, in pieno stile Ghibli...dagli sfondi verdeggianti, alle atmosfere calme e pacate di una villetta di campagna, ai buoni sentimenti, alle musiche delicate.
Consigliatissimo

1 commenti:

elyos della stella nera ha detto...

magnifico, magico, speciale come solo i film di Miyazaki sanno essere. (io pero' trovo detestabile la madre della protagonista: mai vista una pusillanime come quella)

 

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