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martedì 14 maggio 2013

Rise of the Guardians

Ho visto questo film quando è uscito, ma lo adoro cosi' tanto che non potevo non parlarne.
Ne parlerei per ore.
E' stato il primo film visto al cinema qui a Londra, un lusso che mi sono concessa solo un'altra volta, per Lo Hobbit, perche' i prezzi dei biglietti sono indegni.
Ma fin da quando ho visto i poster nella metropolitana volevo vederlo.
Per lui, Jack Frost.
Un personaggio cosi' poco conosciuto in Italia che nel terzo capitolo della trilogia Santa Clause con Tim Allen, e' stato tradotto come Jack Brina.
Jack Brina. Seriamente. Avevo i brividi di disgusto.
Ma Martin Short e' stato assolutamente fantastico e cattivissimo, quindi.

Ma lui...questo Jack Frost e' la cosa piu' animatamente sexy che mi sia capitato di vedere recentemente.
Capiamoci.


Quando Pitch Black, l'Uomo Nero, torna per minacciare tutti i bambini del mondo, i Guardiani (Babbo Natale, la Fatina dei Denti, Sandman - l'Omino del Sonno - e il Coniglio Pasquale) si radunano per decidere il da farsi. Mentre litigano, la Luna decidera' per loro, nominando un nuovo Guardiano.
Jack Frost.
Lui e' irriverente, indisponente, dispettoso.
E tanto, tanto solo.
In 300 anni, da quando si e' svegliato come Jack Frost, nessuno lo ha mai visto ne' sentito. Perche' nessuno crede in lui.
Unirsi al gruppo dei Guardiani per sconfiggere il cattivo lo aiutera' a scoprire chi davvero sia, e chi era.

Un film che ho visto mille volte e altre mille volte rivedro' ancora.
Per Jack Frost, per la storia, magica ed originale, perche' e' figo vedere cosi' tanti personaggi mitici riuniti per la prima volta insieme, un po' come gli Avangers.
E poi per la colonna sonora, di Alexandre Desplat (Harry Potter e i Doni della Morte 1 e 2), sublime e coinvolgente.
E per i personaggi di contorno, buffissimi e adorabili (gli Elfi e gli Yeti)

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