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domenica 8 marzo 2009

Neverland, Un sogno per la vita

Ma pork! *sigh sob..ancora un filino commossa dalla visione*

In una domenica pomeriggio, io continuo nella mia opera di istruzione cinematografica a mia madre, costringendola (sì, si tratta davvero di costrizione, pena ore e ore di piagnistei che lei - come qualunque essere senziente - mal sopporta). Solitamente le propino film che ho già visto, e che so che in qualche modo potrebbero evitare di farla addormentare. Ma oggi non avevo niente sottomano che si accordasse ai suoi desideri astrusi ("un film che dura solo un'ora!"...quindi abbandoniamo la scelta de La Mia Africa, 2 ore e mezzo). Mi ha concesso un'ora e mezzo, e la scelta è caduta su Neverland.

Che non ho mai visto, sebbene il commento delle mie amiche al riguardo fosse un accalorato "Bello, bello!".
A ben pensarci, vista la presenza di Johnny Depp, non so se parlassero del film in questione o dell'attore.
Sapevo che aveva a che fare con James Matthew Barrie, l'autore del celebre Peter Pan. E in effetti dal titolo è abbastanza chiaro.

L'avevo avvertita, la madre. Le avevo detto: "Mamma, io non l'ho mai visto. Ma mi han detto che è bello".
Inutile propinarle il trailer da YouTube, non è tipo. Lei mi ha liquidato con un: "Vabbè, scegli tu".
Quanta responsabilità

Si, anche perché ho la tendenza a incazzarmi di brutto se lei si addormenta mentre guardiamo un film. Inutile consigliarla di assumere una posizione scomoda sul divano, perché dopo un momento, piano piano, scivola sulla schiena, per arrivare inesorabilmente a quella postura che incita al sonno. E allora, via di gomitate!
In questo caso avrei evitato. Alla seconda gomitata, l'ho avvertita: "Io non ti sveglio. Tanto io non l'ho mai visto, e lo vedo anche se tu dormi".
Dubito sia stata la mia velata minaccia, a tenerla sveglia.

Miracolosamente, è stato il film.
Per me, è stata anche la colonna sonora (a Jan Kaczmarek l'Oscar come miglior Colonna Sonora nel 2005).
Presenta qualche differenza sulla vera vita dello scrittore (e chissene se in realtà Barrie era una persona nana) e sullo svolgersi degli eventi futuri dei protagonisti, Marc Forster è riuscito a portare sugli schermi la fantasia dei bambini, o di quegli adulti che non hanno dimenticato del tutto l'ingenuità e la capacità di sognare ad occhi aperti tipica dei bambini.

Ammetto che, durante la prima di Peter Pan, sorridevo come una scema davanti al divertimento di quegli orfani sparsi per il teatro, le cui risate e il cui stupore coinvolgevano tutti i presenti, pubblico ingessato che altrimenti, quasi certamente, non sarebbe mai stato capace di apprezzare l'opera.
Perché per apprezzare certe cose, si deve avere necessariamente lo spirito di un bambino.

Intrecciata alla stesura dell'opera teatrale che renderà noto Barrie, c'è anche la storia con Sylvia Llewelyn Davies (Kate Winslet), madre di cinque (quattro, nel film) bambini, a cui Barrie si affezionerà, e che gli daranno lo spunto per Peter Pan.

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