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giovedì 25 marzo 2010

The Invention of Lying

Se ci fosse ancora qualche dubbio, Rick Gervais è UN GENIO!
Il suddetto film, diretto e scritto insieme a Matthew Robinson, parte dall'idea - comicissima - di un mondo in cui le persone, semplicemente, non sono in grado di dire bugie.
Sono molto offensivi, ma non se ne rendono conto, in quanto quella è la loro natura.
La bugia non esiste, le pubblicità sono di un'onestà disarmante, e persino le insegne degli ospizi ("a sad place for hopeless old people"-) o dei motel ("a cheap motel for intercourse with a near stranger") la dicono lunga sull'innata onestà dei loro proprietari.

Rick Gervais è Mark Bellison, scrittore per la "Lecture Films", casa di produzione di film costituiti esclusivamente da tizi seduti su una poltrona che leggono tediosi racconti storici.
Innamorato da sempre di Anna (Jennifer Garner), riesce ad avere un appuntamento con lei ma fin dal momento delle presentazioni lei, com'è nella natura di tutti, gli dice chiaramente che non è attratta da lui. Quando si dice essere sinceri XD

Licenziato e sull'orlo dello sfratto, è costretto ad andare in banca a ritirare i miseri risparmi in suo possesso. Ma lì succede l'incredibile. I terminali sono momentaneamente fuori uso, e lui fa una cosa che nessun uomo, prima di quel momento, aveva mai matto. Mente. Dicendo che aveva 800 dollari anziché 300.
E quando i computer tornano a funzionare e la cassiera rivela l'errore, incolpa il computer. Perché ovviamente tutti dicono la verità.

Quella prodigiosa e inconcepibile scoperta gli apre nuovi orizzonti, nei quali lui è sempre vincente, in netto contrasto con la sua vita da perdente.
Si inventa di sana pianta un evento storico "scoperto casualmente in mezzo al deserto", ed immediatamente ha di nuovo il suo lavoro. Usa il potere della bugia per "vincere" al casinò, dicendo semplicemente una balla colossale come: "Ascolti, io ho vinto un sacco di soldi alla slot machine, ma la macchinetta non mi ha dato i soldi"

Ahhh, se esistesse un mondo così, che meraviglia sarebbe *_______*

Ma poi tutto cambia quando, sul letto di morte della madre, atterrita dall'imminente dissoluzione del suo corpo in un mondo fatto di nulla, gli racconta delle bellezze dell'aldilà, un posto in cui si rincontrano le persone amate, un luogo dove non esiste sofferenza e dove ogni cosa è possibile.
Semplicemente per farla spirare serenamente.

Ma la notizia fa il giro del mondo boccalone, e tutti considerano Mark una specie di Messia, in grado di parlare con L'uomo del Cielo. Vogliono da lui le risposte, e lui gliene rifila 10. Una specie di Mosé, solo con due cartoni della pizza come supporto anziché tavole.

Ricco, famoso, potente, e in grado di comunicare con questo superuomo che ci guarda dall'alto e che decide delle nostre esistenze.
E Anna? Lei, nonostante l'affetto profondo che nutre per "il suo migliore amico", è ossessionata dal suo aspetto poco attraente e dal partner genetico perfetto, e l'idea che i loro figli possano venir fuori cicciotti e con il naso a patata la fa optare per l'acerrimo nemico del nuovo Messia. Brad Kessler (Rob Lowe) , un idiota fatto a finito, che ha come unico scopo nella vita quello di prendersi l'unica cosa che Rick non può avere.
Anna, appunto.

Per ricapitolare: un film geniale!!
E io adoro sempre di più Rick Gervais..nonostante sia cicciotto e con il naso a patata XD



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