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giovedì 17 giugno 2010

AzulOscuroCasiNegro

Durante questa settimana di Festival, causa impegni di stagista, non ho potuto assistere a molte proiezioni. Ma fra quelle spagnole, due su due avevano come tematica principale il sesso.
Sarà un caso? O è una caratteristica precipua dei film iberici?
Se lo sapessero i miei amici maschietti, che sprecano preziose ore della propria vita su Emule in attesa di un briciolo di peer, quando potrebbero avere (quasi) lo stesso effetto andando al cinema, e dare in più l’impressione di volersi acculturare guardando film spagnoli...

In AzulOscuroCasiNegro, un giovane, Jorge (Quim Gutiérrez) si ritrova costretto a fare quello che più detesta al mondo: seguire le orme del padre nel Meraviglioso e Sfavillante Mondo della Portineria Condominiale.
Niente contro i portinai, per carità.
Come ampiamente dimostrato da studi condotti da Giacomo Poretti (quello di Aldo, Giovanni e Giacomo, per intenderci), fare la portinaia vuol dire stringere il potere fra le mani, rompere le palle ai condomini, sbraitare ordini e sequele di lamentele a destra e a manca.
Per Jorge, invece, tutto ciò non riveste nessuna attrattiva.
L’idea di passare la vita a raccogliere l’altrui immondizia, chissà perché, non gli aggrada per niente.

Ma, proprio nel tentativo di sfuggire alla sorte del lavoro Da Padre In Figlio, ne resta completamente invischiato. Si ritrova un padre non più autosufficiente da accudire, uno che scambia i soldi per pane, facendo a pezzetti carte da 50 euro e pucciandole nel latte ò__ò
E in più è costretto a sostituirlo in portineria.

Nemmeno il ritorno di una sua vecchia fiamma migliora il suo umore, e la ricerca di un nuovo lavoro non dà i suoi frutti.
Per giunta, il fratello maggiore gli chiede un grosso favore, direttamente dalle patrie galere: portarsi a letto la propria fidanzata nel tentativo di metterla incinta.

Il sogno di ogni uomo, ammettetelo.
AMMETTETELO!

Lei è in galera come lui, e visto che viene pestata un giorno sì e l’altro pure, se diventasse madre verrebbe spostata nell’ala maternità, dove non capita di ritrovarsi il viso ridotto ad un grumo di sangue, riversa sul pavimento del bagno.
Causa…ehm…problemi tecnici fisiologici, è così costretto a chiedere al fratello. Per lo meno, i geni sarebbero più o meno gli stessi.

Ingenuo.
Oltremodo ingenuo.
Specie se si considera che il fratello è molto più giovane e decisamente (e sottolineo decisamente) più gnocco di lui.

Per fortuna quella che altrimenti sarebbe stata una lunghissima lagna sull’ingiustizia della vita, viene intervallata dal tanto amato lato comico. Che qui è rappresentato dal migliore amico di Jorge, Israel, detto Sean perché somiglia a Sean Penn, che ha la mania di spiare (e fotografare) un massaggiatore della palazzina di fronte, che fa un tutto compreso molto apprezzato dai suoi clienti.
Maschili.
Non c’è bisogno di scendere in dettagli, no?
Nel film invece non si trattengono dal farlo XD

Sean, che aveva iniziato questo particolare hobby al solo scopo di usare le foto per ricattare qualcuno, un giorno becca suo padre, scoprendo così che è gay.
E quando anche lui va dal massaggiatore giusto per rubare il turno al padre (e sperando così di allontanarlo da questa sua abitudine), anche lui è preso dal sospetto che forse, sotto sotto, ma nemmeno poi tanto sotto, anche a lui piacciono i maschietti.

Come si suol dire, talis pater

2 commenti:

Kiki ha detto...

Tu. Dillo che l'hai fatto apposta. Ora lo voglio vedere, mannaggia al mio yaoismo. U_U

Briseide ha detto...

ahahaha XD
Però sai, in fondo non si vede proprio niente di yaoi.
Purtroppo T__T

 

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