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venerdì 2 gennaio 2009

Hansel and Gretel

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Con un titolo così, credevo di trovarmi di fronte ad un filmetto leggero con il quale passare una serata piacevole dopo aver visto Chicken Little e (finalmente) aver concluso l'anime di Romeo x Juliet.
Invece questo film coreano, come ho intuito dopo i primi 20 minuti, è un film horror. O almeno, questo dovrebbe essere, in teoria, perché poi dovrebbe scadere, secondo le intenzioni del regista Yim Pil-Sung, nella tristessa.
Infatti, essendo diviso in quattro parti (evviva lo streaming!), quando ho realizzato che era un horror, genere che proprio non mi si addice, ho preferito interrompere, per riprenderla oggi pomeriggio, con la luce del sole, e con in sottofondo i rumori di mia madre in cucina; mi sentivo molto confortata.
Ma se avessi saputo come sarebbe andata, l'avrei finito tutto stanotte.

Boh, intanto premetto una cosa e invito i casuali lettori ad osservare le facce dei tre bambini protagonisti. Per me film horror e bambini sono un binomio micidiale, perché mi fanno venire una strizza che non vi dico u__u

L'intero film gira intorno ad Eun-soo che, sulla strada per andare a trovare sua madre ammalata, ha un brutto incidente d'auto e si ritrova svenuto in un bosco. Viene salvato nottetempo da una bella bambina, che lo conduce in casa, dove vive con sua sorella, un altro bambino, e due pseudo-genitori.
Ma la casa è inquietante, piena di rumori sinistre e apparizioni che fanno venire voglia a Eun-soo di mettere fra sé e quella casa quanta più distanza possibile.
Più di una volta, nei giorni successivi, il ragazzo si inoltra nel fitto bosco che circonda la casa, in cerca della via di uscita, ma puntualmente è costretto a tornare sui suoi passi, vuoi per la neve, vuoi perché da quel bosco è impossibile uscire.
I bambini, soprattutto il maschietto, mostra in breve tempo la sua vera natura - ed è qui che inizia il vago senso di angoscia che pervade la prima parte del film - ma poi il film sembra cambiare genere, diventando vagamente sentimental-sdolcinato, con lacrime finali, flashback di bambini sfruttati e adulti senza cuore.

A leggere i commenti su Crunchyroll, tutti quelli che lo hanno visto, hanno pianto. Mi sono sentita quella "senza cuore", in tutto questo XD

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