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venerdì 28 agosto 2009

The Deceiver

In questo film c'è Tim Roth.
Un Tim Roth più giovane di 12 anni e bellissimissimissimo.
Immaginatevi me in estasi davanti allo schermo, che quasi non segue la trama perché la mente persa in fantasticherie poco innocenti.
Ciononostante, sono riuscita persino ad afferrare qualcosa della trama, anche se l'intera storia sembra svolgersi quasi interamente all'interno di un commissariato, dove il soggetto James Walter Wayland, ricchissimo epilettico bugiardo compulsivo dedito alle sbronzate (non si fa mancare niente...), viene accusato di aver ucciso la prostituta Elizabeth (una giovane Renée Zellweger), il cui corpo è stato macabramente spaccato in due.
I due detective Braxton e Kennesaw ci danno dentro con la macchina della verità e con tentativi di confessione meno ortodossi, ma niente sembra far cambiare idea al sospettato.

Il suo numero di telefono trovato nella stanza che apparteneva al cadavere sembra inchiodarlo, ma lui ha un asso nella manica.
Un asso che tira fuori quasi alla fine, sorprendedo lo spettatore. Tanto che ho quasi aperto un occhio dallo stupore, pensa te...
Poteva tirarlo fuori prima, così evitavo di sorbirmi questa cavolata di film.
Il cui finale tra l'altro non ho nemmeno capito O_o

Rivederlo di nuovo non mi va. Cercherò di sopravvivere con la cocente curiosità ...

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