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venerdì 11 settembre 2009

Gegege no Kitaro (live action)


Gegege no Kitaro è un personaggio famosissimo nel mondo nipponico, e forse proprio per questo non è stato facile rendere decente un film con personaggi così conosciuti (è nato nel 1959) in modo da non deludere i fan di lunga durata e quelli che sconoscono le avventure del piccolo yokai (in giapponese demonio, spirito).
Appartenendo alla seconda categoria (ho solo visto un paio degli episodi dell'anime nella sua versione più recente), posso dire che non ci sono andata pazza.
A dirla tutta l'ho trovato noioso. Il regista Motoki, forse forte dell'idea che tutti conoscano le storie di Kitaro, ha trattato questo film come se fosse un'episodio dell'anime, senza prendersi la briga di spiegare chi fosse chi. Ci vanno quindi di mezzo chi non conosce l'anime e le relazioni dei vari personaggi.
Quindi se non sapete che Kitaro è mezzo umano e mezzo yokai, e che ha il compito di mantenere la pace fra uomini e mostri proteggendo i primi dai secondi (e che per questo i mostri non lo sopportano); o se non sapete che Ratman è il suo amico/nemico; o se non sapete che la Neko girl si prova costantemente con Kitaro...beh, adesso lo sapete quindi problema non ce n'è

Nella parte di Kitaro, Eiji Wentz.
Bene, il vero Kitaro ha 300 e passa anni ed è nel corpo di un 12enne. Prendere un ragazzino per questo ruolo sarebbe stato esagerato? ò__o
Hanno fatto questo sforzo anche per Detective Conan, potevano farlo anche qui. Avrebbe aiutato non poco a rendere credibile l'intera faccenda. Perché Eiji fra un'orrida parrucca argentata, una pessima recitazione e soprattutto la mancanza di della verve tipicamente nipponica (essendo figlio di papà tedescamericano? Strano, perché, Wikipedia docet, parla solo il giapponese. Allora non capisco perché continuava a suonarmi strano ò___o ) non mi è sembrato assolutamente adatto a questo ruolo.

La trama non è niente di eccezionale.
Ratman ne combina una delle sue, sottraendo una magica sfera da un tempio dedicato alla Volpe, scatenando la sua ira. La sfera finisce nelle mani di un umano, corrompendo la sua anima. Prima di venire arrestato per furto, l'uomo fa in tempo a consegnare la sfera a suo figlio, facendogli promettere di non confidare la cosa a nessuno.
La sparizione della sfera scatenerà l'ira della Volpe su Kitaro, che viene incolpato del furto.
E inoltre Kitaro perderà la testa per la sorella maggiore del bambino.

Si vedono tanti mostri in CGI, ma sembrano più dei Pokemon (mi ha fatto ridere il mostro a forma di ombrello con la lingua penzoloni...) il che tutto sommato va anche bene, perché nell'anime non ci sono mostri che ti van venire la strizza. Ci hanno pure infilato dentro elementi della mitologia giapponese, giusto per fare numero...

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