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mercoledì 6 gennaio 2010

La Finestra sul Cortile



Durante il mio breve soggiorno in quel di Venezia sono stata gentilmente ospitata dalla Ju, e la sera dell'Epifania, troppo stanche per fare qualcosa di più impegnativo dello stare spaparanzate sul divano, abbiamo visto questo famosissimo film di Hitchcock.
Io non l'avevo mai visto, ma lei lo ha rivisto volentieri (grazie ^^ )...così c'è un altro titolo da eliminare nella Lista IMDB XD

Persino io che non l'avevo mai visto, conoscevo la trama...anche perché è stato ripreso da molti film, telefilm, e persino dai Simpson, ecco!
Jeff (James Stewart) è un fotoreporter d'azione costretto all'immobilità per via di una gamba rotta. Una persona che trova più interessante spiare i propri vicini che conversare con l'adorabile fidanzata (una Grace Kelly a dir poco sublime), che vuole scaricare perché, a suo dire, troppo facoltosa e abituata alle cose belle, e quindi poco centrava con lui, abituato a scorrazzare per gli angoli sperduti del mondo, nella perenne incertezza del bagno/pasto quotidiano.

No, sul serio, a certe uscite infelici io e la mia amica ci scambiavamo occhiate che urlavano "Che beota" a squarciagola. u_u

Dalle grandi finestre del palazzo di fronte, l'impiccione adocchia la ballerina civettuola (diciamo così :P ), il cuore solitario, il pianista, e soprattutto loro, la coppia sposata: lei costretta a letto e lui che la accudisce.
Improvvisamente la donna scompare dal suo radar visivo, e immediatamente pensa ad un omicidio; colpevole, il marito, che a notte fonda gira per la città con una valigia sospetta.
E' certo che la povera donna sia stata fatta a pezzi e sparpagliata in giro per la città, e quando confessa i suoi timori all'infermiera che lo accudisce, e alla sua fidanzata, quest'ultima dapprima lo prende per matto, poi è sempre più convinta, infilandosi addirittura nella tana del leone.
Lui, l'uomo che fuma al buio, è di un'inquietante che levati, e considerato che era il 1954 avrà fatto venire la strizza a più di una persona.

Il film non si conclude bene. Chiaramente non per l'assassino, ma nemmeno per il fotoreporter, che finisce con entrambe le gambe rotte, ma perlomeno finisce bene per la fidanzata (oh, io facevo tanto il tifo per lei, era così caruccia!).
Nonostante non sia un film con molte scene d'azione (abbiamo praticamente due inquadrature fisse: ciò che succede in camera del fotoreporter, e ciò che lui vede dalla sua finestra), ti tiene incollato allo schermo fino all'ultimo. Non è un caso se viene considerato da tutti un capolavoro, IL film hitchcockiano per eccellenza, in grado di creare la tensione in modo molto semplice ma incredibilmente efficace.

Oh, Signore... Siamo diventati una razza di guardoni!

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