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venerdì 26 giugno 2009

La casa sul lago del tempo

E' paradossale quanto io mi affretti a guardare film prima che arrivino in Italia, e poi me ne manchino così tanti che sono già usciti da un pezzo qui da noi.
Ricordo che, alla sua uscita nelle sale, volevo andare a vedere questo film per varie ragioni, ma sarebbe inutile elencarle perché quasi tutte sono "Perché c'era Keanu Reeves", che insieme a Sandra Bullock avevo adorato in Speed.
Genere totalmente diverso, adesso capisco perché un mio amico, andato a guardarlo con la propria ragazza, aveva cercato di provocarsi la morte tramite soffocamento da popcorn dopo mezz'ora.
Perché è romantico. Molto romantico.
Anche se diciamocelo, la parte del morto all'inizio del film era di uno scontato sconcertante.

Un pò come in Frequency, in cui un uomo comunica con il padre morto da tempo tramite la stessa radio da radioamatore (come si chiama? Baracchino? XD), complice un'aurora boreale (che serve sempre a giustificare strani avvenimenti temporali, nei film), qui Kate e Alex comunicano tramite una cassetta delle lettere di una bellissima casa sul lago. Lui è nel 2004, lei vive nel 2006.
Cominciano così una relazione epistolare in cui lei si invaghisce come una 15enne, e quando si rendono conto che in realtà loro si sono già conosciuti, cercando di organizzare paradossali incontri temporali per conoscersi nel "presente".
Io con il romanticismo vado a momenti, e forse stasera ero proprio in vena di film romantici, perché mi è piaciuto, e alla fine mi è pure scappata la lacrimuccia.
Perché trovo che Reeves e Bullock siano una coppia splendida, e perché l'idea di fondo su cui si basa l'intero film, quello dell'attesa, è, per quanto poco attuabile per alcune persone (io non ci riuscirei mai, tanto per dirne una), una cosa estremamente romantica.

Vai, oggi ci vado dentro con le smielate...non vedo l'ora di rifarmi guardando The Transformers 2 XD

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