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giovedì 18 giugno 2009

Skellig


Quando ho saputo che Sky One avrebbe trasmesso questo tv drama mi sono subito data da fare per cercare il relativo libro di David Almond.
Perché, essendoci Tim Roth come protagonista, sapevo già che l'avrei visto a qualunque costo. E quindi la lettura "introduttiva" era d'obbligo.
La lettura è stata una piacevole lettura. Skellig, interpretato da Roth (che ha accettato di fare la parte perché spinto dall'entusiasmo di uno dei suoi figli, che ama questo libro) inizialmente è odioso, o, come ha confessato Roth stesso, "un brontolone bastardo". Ma poi la generosità del suo nuovo amico gli scalda il cuore, facendogli compiere un miracolo.

Il protagonista, oltre a Skellig, è un ragazzino di nome Michael (Bill Milner), appena trasferito in una nuova casa con i genitori e la minuscola sorellina appena nata, in continua lotta per la sopravvivenza, che mette a tappeto i due genitori.
Nella capanna del giardino, stipata di cianfrusaglie e in costante rischio di collasso, fra ragnatele e polvere, trova lui, Skellig, un uomo...o meglio, una creatura, ormai quasi paralizzata dall'artrite, che sembra ormai solo aspettare di morire.
Michael lo spinge ad uscire da quel buggigattolo, nutrendolo con cibo cinese ("27 e 53") e birra scura (che sostituiranno la sua discutibile dieta di insetti), continuando a chiedergli chi egli sia, da dove venga, ottenendo solo risposte vage e smozzicate. Le sue vicine sono una donna e sua figlia, Mina. Educata a casa da sua madre perché contraria alle scuole, Mina conosce un sacco di cose, sa fare un sacco di cose, e prende a cuore, esattamente come Michael, le sorti di Skellig. Lo conducono in un posto segreto, più sicuro del traballante garage, e lì i due ragazzini scopriranno la vera natura di quell'uomo alato, che cambierà la loro vita.

Nel libro, Mina è un vero portento, e l'ho adorata; simile a Hermione Granger ma molto più simpatica, perché mostra un lato timido assolutamente adorabile. Ama William Blake e non eista a citarlo, adora disegnare, modellare la creta, sa riconoscere particolarità (piuttosto disgustose) dei gufi, e tanto altro ancora. Un tipo un pò saccente ma molto carismatica.

Nel drama non rende bene quanto nella versione cartacea, e sua madre si vede a malapena.
Peccato.

Skellig rappresenta una breve ma emotivamente intensa parentesi nella vita di un normale ragazzino, in un periodo della sua vita in cui molte cose, non particolarmente piacevoli, gli ruotavano vorticosamente attorno lasciandolo in balìa degli eventi e di due genitori giustamente preoccupati per la sorte della sorellina che non sembravano avere tempo per lui.

Una favoletta tenera e buona, molto carina da guardare.
L'unica pecca? Tim Roth, che in questa versione è davvero bruttooooo ç________ç


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